“LA PENA DI MORTE E’ INUMANA” - di Lisa Gartner
Lisa, una studentessa tedesca che frequenta un anno di liceo negli USA, avverte uno stridente contrasto tra la sua cultura e quella del paese che la ospita, perciò l’8 novembre 2006 scrive una lettera al quotidiano “Hillsboro Free Press” in cui esprime con semplicità e chiarezza le sua avversione alla pena di morte.
Mi chiamo Lisa Gartner, sono una studentessa di un liceo locale che arriva dalla Germania in seguito ad un programma di scambio tra studenti, e ho 17 anni.
In Germania la pena di morte è stata proibita. E’ una delle migliori decisioni che i nostri politici abbiano mai preso. Ci sono ancora molti paesi, però, che hanno la pena di morte, come gli Stati Uniti, perché pensano che sia un deterrente, ma di fatto ciò non è vero.
Molti studi hanno dimostrato che il tasso di criminalità nei paesi o negli stati che non prevedono la pena di morte non è superiore a quello degli stati che invece la applicano.
Nella Costituzione degli Stati Uniti è dichiarato che al governo non è permesso applicare punizioni crudeli o inusuali. Ma chi decide che cosa è crudele e inusuale? E’ la Corte Suprema che interpreta la Costituzione i cui giudici affermano che la pena di morte è costituzionale e può essere messa in atto in ogni stato.
Io credo tuttavia che punire un essere umano con la morte sia più che crudele! Nessuno merita di morire, indipendentemente da ciò che ha fatto.
Penso che la nostra società dovrebbe essere più saggia di quanto non lo fosse nei giorni in cui la gente pensava che “occhio per occhio e dente per dente” fosse la legge più importante che esista.
Inoltre, non c’è alcuna logica nel fatto che il governo americano affermi che uccidere è un crimine e che ogni omicidio deve essere punito – ma poi il governo commetta lo stesso crimine giustiziando gli assassini.
La giustizia inoltre non è cieca come si supporrebbe nei casi capitali. Quasi il 50 per cento dei prigionieri giustiziati dal governo sono afro-americani. Questa pratica è razzista e deve essere fermata!
Non riesco proprio a capacitarmi del punto di visita del Partito Repubblicano che svolge la sua campagna elettorale sostenendo la pena di morte.
Spero soltanto che i politici del futuro rifiuteranno la pena di morte e ammetteranno che è un tipo di punizione inumano.