top of page

FOGLIO  DI COLLEGAMENTO  INTERNO

 

DEL COMITATO PAUL ROUGEAU

 

Numero 327  -  Febbraio 2025

Demetrius Frazier

SOMMARIO :

 

1) L’Alabama uccide Demetrius Frazier con l’ipossia da azoto

2) Messo a morte il minorato mentale James Ford in Florida

3) La fucilazione

4) La Florida approva la legge sulla pena di morte obbligatoria

1) L’ALABAMA UCCIDE DEMETRIUS FRAZIER CON L’IPOSSIA DA AZOTO

 

Demetrius Frazer, condannato all’ergastolo per omicidio in Michigan, dove la pena di morte è stata abolita, è stato trasferito in Alabama per un altro reato capitale commesso in precedenza, e pertanto messo a morte. Il metodo di esecuzione è stato l’ipossia da azoto, che gli ha provocato grandi sofferenze prolungate, però del tutto ignorate e minimizzate dalle autorità.

 

Lo Stato dell'Alabama ha effettuato la sua prima esecuzione del 2025 la sera del 6 febbraio, mettendo a morte il cinquantaduenne Demetrius Terrence Frazier con ipossia da gas azoto, per lo stupro, la rapina e l'omicidio nel 1991 di una donna di Birmingham di nome Pauline Brown.

Questa esecuzione è la quarta in assoluto nel suo genere. Le precedenti 3 sono state argomento di discussione a livello nazionale a causa del metodo controverso che lo Stato dell'Alabama ha utilizzato per la prima volta nel gennaio 2024.

Il 27 novembre 1991, Frazier entrò con la forza nell'appartamento al piano terra della Brown, come mostrano i verbali del tribunale. Frazier, che all'epoca aveva 19 anni, rovistò dappertutto e trovò 10 dollari. La Brown, che dormiva al momento dell'irruzione, fu svegliata da Frazier che le chiese più soldi sotto la minaccia di una pistola. Dopo aver avuto dalla donna altri 80 $ presi dalla sua borsa, egli la violentò, mentre lei implorava per la sua vita, e la uccise subito dopo sparandole alla nuca.

Frazier fu arrestato nel marzo 1992 a Detroit per un altro crimine: l'omicidio della quattordicenne Crystal Kendrick, per il quale fu condannato nel 1993 all'ergastolo. Frazier cercò di violentare la Kendrick e quando lei tentò di scappare, lui la uccise, secondo quanto riportato dai media. Mentre era in arresto per l'omicidio della Kendrick, ammise il suo coinvolgimento nell'omicidio della Brown al Dipartimento di Polizia di Detroit. Quando fu condannato per l'omicidio della Brown nel 1996, una giuria raccomandò la pena di morte con un voto di 10 a 2, come mostrano i verbali. Dopo aver scontato 18 anni della sua condanna a vita nel Michigan per omicidio colposo, rapina a mano armata, condotta sessuale inappropriata e possesso di arma da fuoco, Rick Snyder e Robert Bentley, rispettivamente allora governatori del Michigan e dell'Alabama, stipularono un accordo per estradare Frazier nel braccio della morte dell'Alabama nel novembre 2011.

 

Legato al lettino e prima che gli venisse fissata sul volto la maschera sigillante per il passaggio del gas, Frazier ha pronunciato le sue ultime parole. "Prima di tutto, voglio scusarmi con la famiglia e gli amici di Pauline Brown", ha detto. "Quello che le è successo non sarebbe mai dovuto accadere". Frazier ha aggiunto di volersi scusare con la comunità nera e ha esortato i media a contattare Monica Childs, che era con il Dipartimento di Polizia di Detroit, per una falsa confessione. Si è poi rivolto direttamente alla Governatrice del Michigan Gretchen Whitmer e ha detto: "Se non riesce a difendere la Costituzione del Michigan, come farà a difendere la Costituzione degli Stati Uniti quando si candiderà alla presidenza?" Frazier ha concluso la sua dichiarazione con "Detroit forte. Amo tutti nel braccio della morte. Andiamo".

È stato ufficialmente dichiarato morto alle 18,36. Fino a quel momento, a partire dalle 18,10, ora dell’inizio della procedura, ossia da quando gli è stata chiusa la maschera sul volto, il condannato ha manifestato evidenti segni di annaspamento, contrazioni muscolari, tremiti e contorsioni, tentativi di sollevare le gambe e dibattersi. Ha impiegato oltre un quarto d’ora a morire. Immaginate di essere lentamente soffocati a morte per 15 eterni minuti!

Il commissario del Dipartimento di correzione dell'Alabama John Q. Hamm ha però seraficamente affermato che l'apparente movimento di sollevamento delle gambe di Frazier era involontario. "Abbiamo visto dei movimenti, e il suo movimento era molto inferiore a quello che avevamo visto [nei casi precedenti]", ha affermato Hamm. "Come avete potuto vedere, stava roteando i polsi, cosa che non è durata molto, e che abbiamo interpretato come un segnale che aveva perso conoscenza." Hamm ha aggiunto che ogni movimento dopo che Frazier ha perso conoscenza è stato involontario. Quando gli è stato chiesto se l'esecuzione fosse stata "da manuale", Hamm ha detto che l'esecuzione è andata "secondo i piani".

Non sono state fornite dichiarazioni di testimoni.

"In Alabama, facciamo rispettare la legge", ha affermato la governatrice Kay Ivey in una dichiarazione rilasciata dopo che Frazier è stato dichiarato morto. "Non puoi venire nel nostro stato e mettere i bastoni tra le ruote ai nostri cittadini e farla franca. Stupratori e assassini non sono benvenuti nelle nostre strade e stasera è stata fatta giustizia per Pauline Brown e i suoi cari. Prego per la sua famiglia affinché, dopo tutti questi anni, possa continuare a guarire e avere la certezza che Demetrius Frazier non farà più del male a nessun altro".

 

I resti di Frazier saranno trasportati al Coroner della contea di Escambia e al Dipartimento di scienze forensi dell'Alabama per un'ispezione post-mortem.

L'ipossia da azoto è un metodo di esecuzione in cui il detenuto respira gas di azoto puro attraverso una maschera, che sostituisce tutto l'ossigeno nel corpo e alla fine soffoca il detenuto. I sostenitori del metodo affermano che è un modo quasi istantaneo e indolore di procedere. Gli oppositori affermano che è una tortura non testata, incostituzionale e dolorosa.

 

A fine gennaio, Frazier e i suoi avvocati avevano tentato di convincere un giudice federale a bloccare la sua esecuzione, sostenendo che il metodo violava l'Ottavo Emendamento in quanto era "una punizione crudele e insolita".

“Qualcosa non va. Ogni detenuto giustiziato con gas azoto ha mostrato segni di coscienza oltre i 40 secondi [previsti dallo Stato]”, ha affermato Spencer Hahn, l'avvocato di Frazier, nel corso del procedimento giudiziario, ha riportato l'Associated Press.

 

Questo tentativo di bloccare la sua esecuzione è stato tuttavia respinto, con la giudice della Corte distrettuale degli Stati Uniti Emily Marks che ha scritto che "l'Ottavo Emendamento non garantisce a Frazier una morte indolore".

Di recente, la madre di Frazier e gli oppositori della pena di morte avevano anche supplicato la governatrice Whitmer di riportare Frazier in Michigan per completare la sua condanna all'ergastolo. La Whitmer ha detto al Detroit News prima dell'esecuzione che il suo predecessore in carica, Rick Snyder, "purtroppo" aveva accettato di inviare Frazier in Alabama e che era nelle mani dei funzionari lì. “È una situazione davvero dura”, ha detto all'agenzia di stampa. “Capisco le suppliche e le preoccupazioni. Il Michigan non è uno stato in cui vige la pena di morte”.

Abraham Bonowitz, direttore esecutivo della Death Penalty Action, ha commentato il rifiuto delle autorità del Michigan di intervenire. “Il Michigan è stato il primo stato ad abolire per legge la pena di morte e lo stato ha un divieto costituzionale sulle esecuzioni”, ha affermato. “Le norme sui diritti umani solitamente impediscono ai paesi e agli stati di inviare prigionieri in luoghi in cui si verificano violazioni dei diritti umani, ma nel caso del signor Frazier hanno inspiegabilmente deciso di spedirlo in Alabama per essere ucciso.” (Grazia)

2) MESSO A MORTE IL MINORATO MENTALE JAMES FORD IN FLORIDA

James Ford

James Ford, autore di un atroce crimine, ma gravemente minorato mentale, è stato messo a morte in Florida. Il governatore Ron DeSantis e le massime corti hanno respinto e ignorato completamente le giuste argomentazioni sollevate dai suoi avvocati e la richiesta di commutargli la sentenza, presentata dalla Conferenza Episcopale Cattolica della Florida.

 

Il 13 febbraio ha avuto luogo la prima esecuzione in Florida del 2025: è stato messo a morte il sessantaquattrenne James Ford per gli omicidi del 1997 di Greg e Kimberly Malnory in una fattoria della contea di Charlotte, dove lavorava anche Ford. Il crimine fu orrendo. Greg Malnory fu colpito alla testa, picchiato e gli fu tagliata la gola, mentre Kimberly Malnory fu violentata, picchiata e poi uccisa. La coppia aveva anche una figlia di 22 mesi, che fu lasciata legata su un seggiolino per auto nel loro pick-up per più di 18 ore dopo gli omicidi, fu ritrovata coperta del sangue della madre, gravemente disidratata e piena di punture di insetti, come dichiarato dagli atti del processo.

 

Gli avvocati di Ford avevano sostenuto in tribunale che l’uomo aveva problemi di sviluppo che collocavano la sua età mentale al momento degli omicidi intorno ai 14 anni; quindi, sarebbe stata applicabile per lui la decisione della Corte Suprema del 2005, che vieta la pena di morte per i minorenni, e che era inoltre dedito all’alcol perché traumatizzato gravemente dalla morte del padre, alcolizzato lui pure, ma che era stato l’unico a prendersi cura di James da bambino e da ragazzo. La corte ha definito queste argomentazioni "intempestive e infondate". Ford aveva in realtà 36 anni all’epoca del crimine, ma di fatto aveva la testa di un ragazzino alcolizzato.

 

Il governatore Ron DeSantis ha firmato la condanna a morte di Ford il 10 gennaio.

 

La Conferenza Episcopale Cattolica della Florida aveva chiesto a DeSantis di concedere una sospensione dell'esecuzione e di commutare la condanna di Ford in ergastolo. In una lettera inviata in gennaio a DeSantis, si afferma che l'ergastolo "è comunque una punizione severa che serve anche a proteggere la società da ulteriori pericoli da parte del signor Ford. La dignità intrinseca e i diritti inalienabili di ogni essere umano non vengono annientati nemmeno da atti gravemente malvagi", ha scritto Michael Sheedy, portavoce dalla Conferenza. "Il signor Ford merita ancora di essere trattato in conformità con quella dignità. Commutare la condanna del signor Ford consente allo stato della Florida di soddisfare i requisiti della giustizia senza vendetta".

 

Anche i Floridians for Alternatives to the Death Penalty (FADP) hanno tenuto una veglia pubblica riunendosi il giorno dell’esecuzione alle 17,00 dall'altra parte della strada rispetto alla prigione dello Stato della Florida.

 

Nei giorni precedenti l’esecuzione c’era stato un nutrito scambio di comunicazioni tra le alte corti e gli avvocati di Ford. Ford aveva infatti presentato in extremis una mozione per ottenere che la sua esecuzione fosse sospesa. Nella mozione, gli avvocati di Ford sostenevano che, poiché la sua mozione originale era stata presentata al tribunale distrettuale il 18 gennaio (ossia poco dopo che il governatore della Florida aveva firmato il mandato di esecuzione, fissando la data al 13 febbraio), "sono state scoperte nuove prove relative agli attuali deficit mentali di Ford che dovrebbero essere prese in considerazione dal tribunale inferiore". Nello specifico, la mozione sosteneva che “a causa degli strettissimi limiti di tempo determinati dal periodo arbitrario del mandato stabilito dal governatore, il tribunale inferiore ha potuto prendere in considerazione solo i risultati della valutazione preliminare da parte del Dott. Eisenstein [lo psicologo] su Ford il 16 gennaio e non è stato informato dei risultati completi della valutazione perché il tribunale ha respinto la precedente richiesta di sospensione di Ford.”

 

Lo Stato ha depositato il 7 febbraio la sua risposta alla mozione di Ford, sostenendo che si è trattato di un tentativo da parte di Ford di "continuare a sviluppare le sue pretese procedurali, dilatorie e infondate" e che "una sospensione è ingiustificata e violerebbe la legge della Florida". Per quanto riguarda le nuove prove rivendicate nella mozione, lo Stato sosteneva che "le nuove analisi del dott. Eisenstein equivalgono semplicemente a poco più delle stesse prove già presentate alla corte inferiore in merito ai bassi risultati dei test di Ford".

A questa risposta gli avvocati di Ford hanno presentato una Replica, sostenendo che “il caso è letteralmente una questione di vita o di morte, perché una volta che lo Stato ha giustiziato Ford, non avrà più alcun ricorso. Di conseguenza, questa Corte deve esercitare il suo dovere di esaminare attentamente i casi e prevenire un'ingiustizia manifesta. Quando un contenzioso post-mandato chiede a questa Corte di correggere torti passati in circostanze in cui una condanna a morte è stata confermata sulla base della negazione di diritti costituzionali, questa Corte può e deve intervenire. Per quanto riguarda le sue affermazioni, la Replica sostiene che ogni affermazione è tempestiva perché è stata sollecitata dal governatore che ha firmato la condanna a morte a gennaio.”

Una giudice della Corte distrettuale aveva già respinto questo ricorso affermando che "L'argomentazione secondo cui la pena di morte è incostituzionale se applicata a persone con un'età mentale e evolutiva inferiore a 18 anni è una questione legale, non una questione di fatto, per la quale l'imputato non ha fornito alcun riferimento legale di supporto", ha affermato.

Era inoltre stato dichiarato nella mozione di Ford che la sua condanna a morte doveva essere sospesa in quanto non decisa dall’unanimità dei giurati.

 

Purtroppo, anche la Corte Suprema della Florida ha emesso all’unanimità una decisione che conferma il diniego della corte distrettuale alle rivendicazioni di Ford. In una dichiarazione di 22 pagine viene confermata la sentenza della corte distrettuale. In particolare, in merito alla terza rivendicazione relativa alla raccomandazione non unanime della giuria per la pena di morte, la Corte ha stabilito che la richiesta di Ford è proceduralmente esclusa e priva di merito perché la regola dell’unanimità (caso Hurst verso gli Stati Uniti) non si applica retroattivamente al caso di Ford.

E così James Ford è stato messo a morte tramite iniezione letale presso la prigione statale della Florida a Raiford e dichiarato morto alle 18,19, diventando il primo detenuto a essere ucciso dallo Stato nel 2025 e il quarto negli Stati Uniti quest'anno.

Dopo l’esecuzione, Maria Del Liberato, Direttrice della FADP, ha rilasciato la seguente bellissima dichiarazione che riportiamo integralmente:

 

“Riposa in pace James Ford - Stasera, noi, il popolo dello Stato della Florida, abbiamo ucciso James Ford, 64 anni. Abbiamo ucciso un uomo che aveva le capacità emotive e intellettuali di un adolescente. Abbiamo ucciso il padre di tre figlie, che amava e che lo amavano a loro volta.

 

Abbiamo ucciso un uomo che non era più un pericolo per nessuno, che avrebbe potuto e dovuto trascorrere i suoi ultimi giorni in prigione.

Quando il governatore ha firmato il mandato di James il mese scorso e le guardie sono venute a tirarlo fuori dalla cella per portarlo alla veglia funebre, James stava facendo il suo studio settimanale della Bibbia con i suoi vicini del braccio della morte. Con le lacrime agli occhi mentre veniva trascinato via, ha ringraziato uno dei suoi vicini per avergli insegnato così tanto della parola del Signore nel corso degli anni.

Lo Stato vuole che si creda che tutti nel braccio della morte siano dei mostri. Che siano subumani, o inferiori, o in qualche modo “altri”. Semplicemente non è vero. Abbiamo strappato un uomo dal suo studio della Bibbia e lo abbiamo condotto alla morte.

Queste sono le persone che stiamo uccidendo. James è più della cosa peggiore che abbia mai fatto. Piangiamo le vittime di James e riconosciamo e piangiamo che i suoi crimini abbiano lasciato un’altra bambina senza i genitori. Piangiamo le sue figlie, che adesso sono anche loro senza il padre. Ma questo caso avrebbe potuto concludersi 30 anni fa con una condanna a vita, e la guarigione per le vittime avrebbe potuto iniziare allora.

 

C'è così tanta disinformazione e allarmismo nello Stato della Florida in questo momento. Oggi la nostra legislatura ha approvato in fretta e il Governatore ha firmato una legislazione anti-immigrazione radicale. Questa legislazione include una pena di morte "automatica" e "obbligatoria" per gli immigrati condannati per reati capitali. Nessuna giuria, nessuna condanna personalizzata, solo morte automatica. Questo è ovviamente palesemente incostituzionale, un fatto che i nostri legislatori sapevano e di cui si vantavano. Quando si perde il rispetto per lo stato di diritto, siamo tutti in grave pericolo. La pena di morte ci degrada tutti. L'odio ci degrada tutti. Dobbiamo fare di meglio. Andiamo avanti.” (Grazia)

3) LA FUCILAZIONE

 

Proposto in Arizona l’utilizzo della fucilazione per uccidere i condannati a morte in alternativa all’iniezione letale. Il deputato Alexander Kolodin ha detto che tale metodo sarebbe molto “più umano” e potrebbe porre fine ad alcune delle controversie nei casi capitali, che si trascinano per anni, se non per decenni. Diversi stati autorizzano già i plotoni di esecuzione, tra cui Mississippi, Oklahoma, Carolina del Sud e Utah.

 

Definendo disumano il sistema attuale, un legislatore dell’Arizona vuole dare agli elettori la possibilità di sostituire il metodo dell'iniezione letale per giustiziare i condannati con il plotone di esecuzione.

La proposta del deputato Alexander Kolodin segue un rapporto preliminare dell'anno scorso di uno speciale “commissario per la pena di morte” assunto dal governatore Katie Hobbs per esaminare il modo in cui lo stato giustizia i criminali tramite iniezione letale. Il magistrato federale in pensione David Duncan ha riferito che non esiste “alcun modo umano” per uccidere qualcuno usando quel metodo.

Duncan ha affermato che, se lo stato deve continuare con le esecuzioni, il metodo più umano è la fucilazione.

Quindi ora Kolodin, un repubblicano di Scottsdale, vuole introdurre una misura sulla scheda elettorale del 2026, che chieda agli elettori di approvare il cambiamento.

 

Kolodin ha affermato di credere nella pena di morte, ma è documentato che il metodo attuale, approvato dagli elettori nel 1992, è pieno di problemi.

“Non so cosa sia. Ma l'iniezione letale sembra proprio essere incredibilmente complicata, laddove porta sempre a questi ritardi e intoppi e a quant'altro”, ha detto.

 

Kolodin ha detto che la sola preparazione di un'esecuzione crea problemi.

 

Lo stato ha avuto problemi negli anni precedenti anche nell'ottenere le sostanze chimiche letali.

 

Nel 2015, ad esempio, l'Arizona ha fatto un ordine di 1.000 fiale di tiopentale sodico, un miorilassante utilizzato nel processo, presso un fornitore in India, dopo che un produttore nazionale si è rifiutato di venderlo per le esecuzioni.

 

Ciò è avvenuto nonostante l'avvertimento della Food and Drug Administration degli Stati Uniti che tale importazione sarebbe stata illegale. È finito con la Customs and Border Protection che ha sequestrato i farmaci allo Sky Harbor International Airport di Phoenix.

Lo Stato ora usa un farmaco diverso, ma anch’esso presenta dei problemi: non solo deve essere composto, ma ha anche una durata di conservazione limitata.

Poi c'è il processo in sé.

Hobbs ha nominato Duncan dopo quella che ha definito una serie di esecuzioni "malriuscite", inclusi i resoconti di testimoni di dolore e sanguinamento, poiché i dipendenti statali avevano difficoltà a puntare la necessaria linea endovenosa.

 

Nel frattempo, il procuratore generale democratico Kris Mayes ha affermato che non avrebbe richiesto alcun mandato di esecuzione fino a quando il rapporto non fosse stato completato.

 

Duncan, nel suo rapporto preliminare, ha affermato che lo Stato dovrebbe prendere in considerazione l'uso di un plotone di esecuzione perché provoca una morte quasi istantanea. Ha affermato che esso "supera gli impedimenti all'iniezione letale dovuti alla mancanza di materiale e personale qualificato".

Il governatore democratico ha successivamente licenziato Duncan, affermando che tale suggerimento andava oltre la portata di ciò che avrebbe dovuto studiare. Ma Kolodin ha detto che è tempo di prendere sul serio il rapporto.

"Sappiamo in realtà cosa è sempre umano e sembra sempre funzionare correttamente, ovvero il plotone di esecuzione", ha detto. "E questo è noto da molto tempo. Sono sorpreso che Hobbs abbia licenziato il tizio per averlo detto, perché le persone che hanno almeno una ragionevole quantità di esperienza con il diritto penale lo sanno già".

 

Ha detto che usare quel metodo potrebbe porre fine ad alcune delle controversie sul metodo di esecuzione che possono risultare in casi di pena di morte che si trascinano per anni, se non per decenni.

“Non avremmo tutti questi fottuti problemi legali inerenti alla esecuzione della pena capitale", ha detto Kololdin.

"E sarebbe molto più umano", ha continuato. "Allora perché non lo facciamo semplicemente in questo modo?"

Hobbs non ha parlato dei suoi sentimenti personali sulla pena di morte e sul metodo con cui viene amministrata in Arizona. E in effetti, ciò che lei pensa è irrilevante dal punto di vista legale.

 

Innanzitutto, il metodo di esecuzione è specificato nella Costituzione dell'Arizona. Può essere modificato solo con l'approvazione degli elettori, un processo che bypassa il governatore.

 

In secondo luogo, il governatore non ha alcun ruolo nel processo. Invece, quello spetta al procuratore generale, che deve essere colui che chiede alla Corte Suprema dell'Arizona un mandato per giustiziare qualcuno.

Un portavoce di Mayes ha detto che si oppone a ciò che Kolodin sta proponendo.

"Il procuratore generale supporta il protocollo attuale", ha detto il suo addetto stampa Richie Taylor in merito all'uso dell'iniezione letale.

Ha anche detto che Mayes ha esaminato un rapporto di Ryan Thornell, direttore del Dipartimento di Correzione, Riabilitazione e Rilascio dell'Arizona. Ha detto di aver esaminato e rinnovato il processo di esecuzione.

 

Sulla base di ciò, ha detto Richie, Mayes è convinto che l'agenzia, in futuro, potrà usare l'iniezione letale in modo umano per giustiziare i detenuti.

 

Quella prima esecuzione potrebbe avvenire il 18 marzo se la Corte Suprema accogliesse la richiesta di Mayes di giustiziare Aaron Gunches. Costui è nel braccio della morte da quando si è dichiarato colpevole dell'omicidio e del rapimento di Ted Price, l'ex marito della sua ragazza, nel 2022.

 

Inizialmente l'Arizona giustiziava i detenuti per impiccagione. Nel 1934, quella pratica è stata sostituita con l'uso di gas letale.

 

L'ultima persona è stata giustiziata in quel modo nel 1992. Donald Eugene Hardin impiegò più di 10 minuti per morire dopo che delle pallottole di cianuro erano state immerse in una ciotola di acido solforico sotto la sua sedia. I testimoni hanno detto che Harding sussultava, rabbrividiva e cercava di fare gesti osceni con entrambe le mani legate.

Ciò portò all'emendamento costituzionale approvato in seguito dagli elettori quell'anno, sostituendolo con l'iniezione letale. Kolodin propone di modificare ulteriormente quel provvedimento per rendere il plotone di esecuzione l'unico metodo legale.

Diversi stati autorizzano i plotoni di esecuzione, tra cui Mississippi, Oklahoma, Carolina del Sud e Utah. L'Idaho è diventato l'ultimo stato aggiunto all'elenco nel 2023, sebbene la sua legge affermi che è consentito solo se lo stato non riesce a ottenere i farmaci necessari per l'iniezione.

La proposta di Kolodin, basata sulla sua valutazione di ciò che è umano, non contiene tale condizione. (Anna Maria)

4) LA FLORIDA APPROVA LA LEGGE SULLA PENA DI MORTE OBBLIGATORIA

 

È stata appena approvata in Florida una legge che prevede l’imposizione della pena di morte in via automatica, al momento rivolta agli immigrati clandestini che commettono reati capitali. Questa legge è in aperta violazione di decenni di diritto consolidato e preclude la possibilità che prove attenuanti possano giustificare una condanna minore della pena di morte.

 

In Florida è stata approvata una legge che prevede l'imposizione automatica della pena di morte per determinate categorie di persone condannate per un reato capitale, nonostante un precedente di lunga data abbia chiarito che le leggi sulla pena di morte obbligatoria sono incostituzionali.

 

Nel 1976, la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarò incostituzionali i disegni sulla pena di morte obbligatoria.

 

Ripercorrendo la storia di queste leggi, la Corte osservò, nella causa Woodson contro lo Stato del North Carolina, che, intorno agli anni 1830, i legislatori iniziarono a respingere gli statuti sulla pena di morte automatica "in quanto eccessivamente severi e impraticabili nella loro rigidità", dal momento che le giurie si rifiutavano semplicemente di emettere un verdetto di condanna nei casi in cui ritenevano la pena di morte inappropriata.

 

Nel 1963, ogni stato e il governo federale avevano quindi finito col sostituire i loro statuti sulla pena di morte automatica con condanne rimesse alla discrezionalità della giuria.

 

Quando la Corte stabilì, nel 1972, che una discrezionalità sfrenata aveva portato a decisioni di condanna incostituzionalmente arbitrarie e inaffidabili, la Florida e altri stati implementarono leggi che indirizzassero la discrezionalità nella condanna, richiedendo ai giurati di considerare la personalità e i precedenti giudiziali del singolo trasgressore nonché le circostanze del reato specifico.

La Corte confermò tali leggi, sostenendo che considerare l’individualità dei singoli casi fosse "una parte costituzionalmente indispensabile del processo di inflizione della pena di morte".

 

Ma la Carolina del Nord adottò l'approccio opposto: eliminò la discrezionalità e tornò a un sistema di pena di morte obbligatoria. La Corte annullò quindi la legge sulla pena di morte automatica sul presupposto che i sistemi obbligatori non presentano quelle garanzie contro condanne a morte arbitrarie e inaffidabili richieste invece dalla Costituzione.

 

"Un processo che non attribuisce alcuna importanza a sfaccettature rilevanti del carattere e dei precedenti del singolo trasgressore o alle circostanze del reato specifico impedisce di considerare, nella definitività della pena capitale, la possibilità dell’esistenza di fattori compassionevoli o attenuanti derivanti dalle diverse fragilità dell'essere umano”, scrisse la Corte nel caso Woodson. "Un processo di tal guisa tratta tutte le persone condannate per un determinato reato non come esseri umani unici, ma come membri di una massa senza volto e indifferenziata da sottoporre alla cieca inflizione della pena di morte".

 

Il disegno di legge approvato con un ridotto voto di 21-16 al Senato dello Stato della Florida questa settimana rende certi imputati svantaggiati, persone che sono "illegalmente presenti" negli Stati Uniti, soggetti a una condanna a morte automatica.

 

Questa disposizione sulla pena di morte obbligatoria rispecchia la legge dichiarata incostituzionale quasi cinque decenni fa. Essa viola decenni di diritto consolidato e, precludendo la possibilità che prove attenuanti possano giustificare una condanna minore della pena di morte, minaccia di minare l'affidabilità delle condanne a morte. (Federica)

 

 

Questo numero è aggiornato con le informazioni disponibili fino al 28 febbraio 2025

bottom of page