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FOGLIO DI COLLEGAMENTO INTERNO

DEL COMITATO PAUL ROUGEAU / ELLIS(ONE) UNIT

 

Numero 75 - Febbraio 2000

 

 

SOMMARIO:

 

 1) Carenza di notizie e dolorosa incertezza per la sorte di Gary Graham

 2) Grande risonanza del blocco delle esecuzioni in Illinois

 3) Il dibatittito sulla sedia elettrica ed i cedimenti del colosso d'argilla

 4) Un provvedimento di clemenza per Betty Lou Beets?

 5) Udienza davanti alla corte federale per Johnny Paul Penry

 6) Arrestate quattro guardie del braccio della morte della Florida

 7) Parte dall'Arizona l'offensiva contro i Pen Pal

 8) Usa 2000: le molte facce della violenza

 9) Trasferimento alla Terrell Unit di Bobby Ray Hopkins - II parte

10) Proseguono le campagne dell'anno 2000

11) Richieste di corrispondenza

12) Che ne pensate del nuovo sito web del Comitato?

13) Come contribuire al foglio di collegamento

14) Aderite e fate aderire al Comitato!!!

15) Petizione a favore di Gary Graham

 

 

 

1) CARENZA DI NOTIZIE E DOLOROSA INCERTEZZA PER LA SORTE DI GARY GRAHAM

 

Al momento dell'uscita del presente bollettino nessuna risposta e` arrivata dalla Corte Suprema federale per Gary Graham (e questo puo` essere un fatto positivo). Purtroppo ci mancano anche le lettere di Gary da piu` di un mese. Siamo in attesa degli eventi col fiato sospeso, badando a mantenere alte la tensione e la vigilanza.

 

Proseguiamo la raccolta delle sottoscrizioni per la grazia (vedi apposito modulo unito al presente bollettino) e la ricerca di fondi per finanziare le investigazioni in corso le quali - ricordiamo - potrebbero essere determinanti per l'evoluzione positiva del caso di Gary. Proponiamodi nuovo ai soci di attivarsi nei luoghi di lavoro e di riunione per raccogliere fondi `pro Gary Graham'. Con un po' di creativita` si possono progettare eventi di raccolta fondi interessanti (per esempio cineforum o conferenze) e perfino divertenti (dai concerti alle cene in allegria).

 

Il  dipinto intitolato ``Maintain'' (``Resisti!'') e` un complesso ritratto allegorico di Shaka Sankofa che Gary ha fatto realizzare dal noto pittore John Swindell per i suoi sostenitori. Un quadro di grande formato, di ottimo effetto ornamentale, corredato da una spiegazione scritta dallo stesso Gary, sara` ceduto in cambio di una sostanziosa offerta per la difesa legale del condannato. Potete vedere il ritratto riprodotto in un poster in fondo alla Home page del Comitato ( http://utenti.tripod.it/paulrougeau/ ). Per prenotare una copia del dipinto contattateci al piu` presto (prougeau@tin.it, tel. 06-8814323, 081-5499635). Poster in formato A3 saranno ceduti in cambio di offerte di modesta entita`. I proventi, piccoli o grandi, delle collette potranno essere versati, specificando la causale, sul c.c. postale 45648003 intestato: Comitato Paul Rougeau - Viale Pubblico Passeggio, 46 - 29100 Piacenza.

 

Ricordiamo che le offerte per la difesa legale di Gary Graham e degli altri detenuti vengono da noi trasferiti integralmente sui conti indicati dai medesimi detenuti, dai loro avvocati, o dai rispettivi comitati, SENZA ALCUNA TRATTENUTA per le spese di gestione della nostra associazione.

 

 

 

2) GRANDE RISONANZA DEL BLOCCO DELLE ESECUZIONI IN ILLINOIS

 

La decisione di George Ryan Governatore dell'Illinois di non autorizzare piu` esecuzioni capitali finche' non sara` dimostrata la completa correttezza del sistema della pena di morte dell'Illinois (vedi n. 74), ha avuto una straordinaria risonanza sulla stampa americana e mondiale. Tutti i piu` autorevoli giornali nazionali, dal Washington Post al New York Times, e la maggior parte dei giornali locali piu` autorevoli hanno commentato favorevolmente la coraggiosa decisione di Ryan.

 

Immediatamente hanno ripreso vigore le iniziative di abolizionisti, parlamentari, amministratori municipali, per ottenere la moratoria delle esecuzioni capitali in molti stati tra cui Connecticut, Indiana, Kentucky, Maryland, Missouri, Montana, Nebraska, New Jersey, New Hampshire, North Carolina, Oklahoma, Oregon, Pennsylvania, South Carolina, Texas, Washington... Anche se quasi tutte queste iniziative sembrano avere ben poche possibilita` di successo, non e` escluso che, a sorpresa, qualche altro stato segua l'esempio dell'Illinois.

 

Molto scalpore ha suscitato l'imprevista reazione possibilista del Presidente Clinton ad una richiesta di moratoria a livello federale proposta del Senatore Russ Feingold sulla base di quanto avvenuto in Illinois. `Il Presidente e` certamente preoccupato delle  questioni sollevate dal governatore dell'Illinois. Quando ci vengono presentate delle legittime preoccupazioni, esaminiamo tali  preoccupazioni.' ha dichiarato il portavoce di Bill Clinton Joe Lockhart. Cinque senatori del partito democratico hanno chiesto alla Commissione Giustizia del Senato federale di tenere delle audizioni sul problema della pena di morte alla luce del proscioglimento di 13 condannati a morte dell'Illinois e dlla conseguente moratoria imposta da George Ryan.

 

Non e` escluso che ci sia qualche nesso non casuale tra l'iniziativa di moratoria dell'Illinois e i segni ad un cambiamento di rotta dell'amministrazione Clinton riguardo alla pena di morte a meno di un anno dal termine del mandato. Il Ministro della Giustizia federale, signora Janet Reno, ha infatti dichiarato un mese fa di non aver mai creduto che la pena di morte abbia un particolare valore deterrente nei riguardi dei comportamenti criminosi, ha insediato una commissione con il compito di monitorare l'uso del test del DNA per scagionare condannati alla pena capitale ed ha promosso un studio sulla possibile fattore razziale nell'emissione di sentenze di morte a livello federale.

 

 

 

3) IL DIBATTITO SULLA SEDIA ELETTRICA E I CEDIMENTI DEL COLOSSO D'ARGILLA

 

La pena di morte negli Stati Uniti d'America e` stata definita un `gigante di terracotta', a prima vista terrificante ed invincibile, in realta` fragile e gia` percorso da crepe profonde. Probabilmente l'anno 2000 sara` ricordato come quello in cui si e` verificato il massimo `splendore' della pena capitale negli Usa, ma anche quello in cui si sono rivelati segni inequivocabili di una drammatica decadenza di tale istituzione. Un forte segnale avverso alla pena di morte e` certamente l'impegno del governatore dell'Illinois di imporre una moratoria delle esecuzioni. Un altro segno di crisi della pena capitale sara` quasi certamente l'abbandono della sedia elettrica entro l'anno 2000, metodo di esecuzione che verra` bollato come `crudele ed inusuale' e quindi anticostituzionale. Cerchiamo di ricordare per sommi capi il dibattito sviluppatosi intorno alla sedia elettrica soprattutto in Florida, Alabama, Georgia, Nebraska.

 

* FLORIDA * Lo stato della Florida e` oggi governato da Jeb Bush, emulo del fratello George nella corsa all'uso della pena di morte, ma assai piu` sfortunato. La sua sfortuna deriva in massima parte dalla sedia elettrica. A fronte delle 120 esecuzioni (tramite iniezione letale) che si sono avute in cinque anni in Texas sotto il gevernatorato di George, Jeb e` riuscito ad averne solo 3 in tre anni. Dobbiamo premettere che tra i macabri `incidenti' che hanno messo in discussione la sedia elettrica fece storia l'esecuzione in Florida nel 1990 di Jesse Tafero il quale per smettere di respirare ebbe bisogno di tre scariche di corrente. Dalla testa di Tafero si sprigionarono fiamme alte 15 centimetri che aprirono una diatriba giudiziaria sull'accettabilita` costituzionale della sedia elettrica. I ricorsi per bandire l'uso della sedia elettrica furono respinti e la macabra 'Old Sparky' venne riconfermata come strumento idoneo di `giustizia'.

 

Ma i dubbi non furono cancellati e si ripresentarono vigorosamente durante l'esecuzione di Pedro Medina avvenuta il 25 marzo 1997, quando fiamme blu e arancio di trenta centimetri si sprigionarono dalla maschera che nascondeva la faccia del condannato. Il fumo e l'odore di carne bruciata arrivarono fin nella camera dei testimoni. Questa volta la sedia elettrica se la vide brutta: la Corte suprema della Florida sospese a tempo indeterminato tutte le esecuzioni. Il dibattito fu acceso. Alla fine i sostenitori della sedia vinsero ancora una volta, ma lo stato fu costretto a modificare la procedura (probabilmente fu ridotta la tensione elettrica) e a garantire che lo strumento non avrebbe dato piu` alcun problema. Dopo circa due anni di astinenza forzata, il nuovo governatore Jeb Bush pote` finalmente firmare i suoi primi ordini di esecuzione. Lo stato era sotto esame e, dovendosi uccidere un detenuto di grossa corporatura, per prudenza fu anche sostituita  `Old sparky', in servizio fin dal 1923 e ormai traballante, con una nuova sedia piu` robusta. Tuttavia - forse a causa della riduzione del voltaggio - il cuore del detenuto Allan `Tiny' Davis continuo` a battere tanto a lungo da dar luogo ad una impressionante emorragia nasale. L'orrore aumento` dopo che furono sciolte dal cadavere la maschera e la mentoniera di cuoio cosi` strette da asfissiare il condannato e da rompergli il naso (forse con lo scopo di prevenirne le urla nell'evenienza di un prolungarsi dell'esecuzione). La faccia di Allan Davis appariva sofferente e schiacciata (vedi n. 71). Fu decretata immediatamente una nuova sospensione per la sedia.

 

Questa volta il governatore Bush e le altre autorita` accese sostenitrici della pena capitale scesero in campo pesantemente avvertendo che se si fosse bandito il tradizionale metodo di esecuzione si sarebbe inferto un forte colpo all'istituzione stessa della pena di morte. Messa davanti ad una specie di mozione di fiducia, la Corte Suprema dello stato il 23 settembre 1999 riconfermo` l'uso della sedia a stretta maggioranza (4 contro 3). Tutti i giudici pero` raccomandarono di passare comunque all'iniezione letale e un giudice in forte dissenso con la sentenza fece pubblicare le foto del cadavere di Davis in Internet. L'opinione pubblica si schiero` per oltre il 70 %  contro la sedia elettrica. I legali di un condannato che doveva seguire Davis sulla sedia si appellarono quindi alla Corte Suprema federale che impose uno stop all'uso dell'elettrocuzione in attesa di deliberare.

 

Prolungandosi per diversi mesi la sospensione decisa dal massimo organo costituzionale americano, il governatore Jeb Bush, preoccupato da un possibile divieto dell'uso dell'elettrocuzione, ha chiesto al Parlamento della Florida: 1) di consentire l'uso dell'iniezione letale e, in compenso, 2) di accelerare l'esecuzione dei detenuti del braccio della morte, tagliando drasticamente le loro possibilita` di ricorrere presso le corti di giustizia dello stato. La forte sudditanza del Parlamento dal potere esecutivo ha portato ad una rapida approvazione dei due provvedimenti e il governatore Bush ha potuto firmare due ordini di esecuzione per il 23 e il 24 febbraio. La legge per accelerare le esecuzioni, fatta approvare in tutta fretta da Bush in una apposita costosa sessione parlamentare, palesando una serie di incongruenze sul piano del diritto, e` stata sospesa dalla Corte Suprema della Florida la quale ha imposto di continuare con il vecchio sistema dei ricorsi fino a giugno onde avere il tempo di studiare la nuova legge. Un contrattacco del Parlamento vorrebbe portare addirittura ad una modifica della Costituzione della Florida per agevolare l'applicazione della legge voluta dal governatore per ridurre l'attesa media nel braccio della morte da 14 a 5 anni (con un significativo aumento delle probabilita` di uccidere degli innocenti).

 

* ALABAMA * Dopo l'uscita della Florida, l'Alabama e` rimasto uno dei tre membri del club degli stati che prevedono l'uso della sedia elettrica come unico metodo di esecuzione. Le vicende giudiziarie innescate dai ricorsi dei condannati della Florida hanno dato la possibilita` agli avvocati dei condannati a morte dell'Alabama di ottenere in pratica il blocco delle esecuzioni. La Corte Suprema federale e` infatti intervenuta per sospendere l'uso della sedia elettrica il 3 febbraio, due ore prima che venisse ucciso il condannato Robert Tarver. Ad un tentativo parlamentare di superare il problema passando spontaneamente all'iniezione letale, e ad una controproposta di indire invece una moratoria delle esecuzioni sull'esempio dell'Illinois, e` conseguito un rinvio dell'esame della materia e le esecuzioni per ora rimangono bloccate.

 

* GEORGIA * La vice ministro della Giustizia della Georgia Mary B. Westmoreland ha chiesto alla Commissione giustizia della Camera di approvare una legge che consenta immediatamente il passaggio all'iniezione letale, per prevenire un ritardo nelle esecuzioni capitali nel caso alla Corte Suprema federale decida per la non costituzionalita` della sedia elettrica. Alcune proposte di legge in tal senso sono state ventilate da gruppi di parlamentari all'inizio di febbraio, ma l'orientamento del governatore e di molti parlamentari era di aspettare il responso della Corte Suprema federale, che avverra` probabilmente in tempi brevi, prima di mandare avanti proposte di legge per cambiare metodo di esecuzione. Una proposta di legge per passare all'iniezione letale e` stata comunque presentata il 24 febbraio alla Camera della Georgia.

 

* NEBRASKA * Non essendoci in programma esecuzioni dei 9 prigionieri rinchiusi nel braccio della morte, le autorita` del Nebraska, a cominciare dal governatore, hanno deciso di attendere la decisione della Corte Suprema federale prima di porsi il problema di un eventuale passaggio dalla sedia elettrica all'iniezione letale. Nel Nebraska la pena di morte e` oggetto di un attento esame dopo che una moratoria delle esecuzioni votata dal parlamento lo scorso anno era stata vanificata dal veto del governatore. Una commissione di nomina parlamentare che si e` potuta giovare di un congruo finanziamento pubblico rendera` noti a breve i risultati di un'approfondita indagine sulla pena di morte in Nebraska.

 

 

 

4) UN PROVVEDIMENTO DI CLEMENZA PER BETTY LOU BEETS?

 

E` stata fissata per il 24 febbraio 2000 l'esecuzione di Betty Lou Beets, una donna di 62 anni condannata morte in Texas nel 1985 per aver ucciso il marito. Sarebbe la seconda donna ad essere `giustiziata' in Texas in questo secolo e la quarta negli Stati Uniti dal 1977, anno della ripresa delle esecuzioni capitali. La straordinaria mobilitazione in favore di questa donna anziana e malata potrebbe aver prodotto una qualche positiva considerazione da parte del Governatore Bush e della Commissione delle grazie del Texas. Dobbiamo ricordare inoltre che considerazioni di opportunita` resero molto dubbioso Bush nel dar via libera all'esecuzione di una donna, Karla Tucker. Qualche barlume di speranza deriverebbe da alcune sia pur prudentissime dichiarazioni del presidente della Commissione delle grazie.  Inoltre, il favore per la pena di morte in Texas si e` eroso negli ultimi tempi (68 %  di favorevoli oggi, contro l'84 %  di favorevoli nel 1996) ed l'elevatissimo numero di esecuzioni che si e` avuto negli scorsi mesi in quello stato puo` essersi gia` dimostrato nocivo alla figura di Bush quale candidato alla presidenza degli USA.

 

Ricordiamo che durante il processo di Betty Beets non furono messe in rilievo circostanze attenuanti, quali i gravissimi maltrattamenti subiti dalla donna in tutto l'arco della sua vita, e non furono correttamente provate le circostanze aggravanti che permisero di accusarla di reato capitale. Betty con il racconto della sua vicenda in Internet ha saputo suscitare commozione e solidarieta` nel mondo.Procedere comunque con l'esecuzione della signora Beets sarebbe controproducente per l'istituzione della pena di morte e per l'immagine dello stesso governatore e denoterebbe - oltre tutto - una scarsa intuizione politica da parte del piu` quotato pretendente alla Casa Bianca.

 

 

 

5) UDIENZA DAVANTI ALLA CORTE FEDERALE PER JOHNNY PAUL PENRY

 

Come programmato, si e` svolta il 10 febbraio l'udienza per Johnny Penry (vedi n. 73 pag. 6) davanti a tre giudici della Corte di Appello federale del Quinto circuito. L'esecuzione capitale di Penry fissata per il 13 gennaio u.s. in Texas era stata sospesa all'ultimo momento. I legali si erano appellati contro l'esecuzione non soltanto in ragione dell'infanzia abusata del loro cliente e del suo grave ritardo mentale, ma anche per gli errori giudiziari che vi furono nel processo del 1990 (un primo processo del 1980 fu annullato dalla Corte Suprema federale). Il caso di Johnny Penry e` diventato emblematico: su di esso nel 1989 si ebbe una storica sentenza della Corte Suprema federale che dichiaro` compatibile con la Costituzione USA l'esecuzione di minorati mentali purche' alle giurie fosse consentito di prendere atto delle attenuanti che derivano dalla minorazione psichica degli imputati (cosa che non si era verificata nel processo di Penry del 1980). Oggi mentre gli abolizionisti premono perche' si prenda atto della notevole contrarieta` all'esecuzione di ritardati mentali maturata dall'opinione pubblica, la pubblica accusa insiste nel definire l'imputato un sociopatico che si e` salvato finora manipolando il sistema. A questo proposito osserviamo che il termine pseudo scientifico `sociopatico' viene utilizzato dall'accusa nei casi capitali tutte le volte che si vuole definire un individuo dal comportamento alterato, che noi chiameremmo psicopatico, come intrinsecamente pericoloso per la razza umana e in un certo senso separato da essa. 

 

Con i familiari della vittima seduti in mezzo al tribunale, Penry e i suoi avvocati hanno dovuto affrontare le domande dei giudici i quali sono apparsi piu` interessati alle questioni tecnico procedurali che alla reclamata illiceita` costituzionale dell'esecuzione di ritardati mentali. In risposta alle richieste dei giudici, la difesa ha dimostrato che il desiderio di ottenere ad ogni costo una seconda condanna a morte nel processo del 1990 aveva prodotto irregolarita` formali per la violazione  delle norme vigenti all'epoca.  Ora i tre giudici che hanno tenuto l'udienza del 10 febbraio dovranno stabilire se vi sono i motivi per discutere il ricorso del condannato davanti alla Corte d'Appello completa dei suoi nove membri ovvero se il ricorso e` inammissibile e deve essere abbandonato.

 

 

 

6) ARRESTATE QUATTRO GUARDIE DEL BRACCIO DELLA MORTE DELLA FLORIDA

 

Anche se e` difficile prevedere se e come saranno condannati, e` positivo constatare che l'inchiesta federale abbia intaccato il muro di omerta` opposto dalle autorita` della Florida intorno ad un brutale assassinio compiuto da un gruppo di agenti del braccio della morte della Florida. Quattro agenti del braccio della morte - su 9 indagati - il 2 febbraio sono stati finalmente arrestati per l'uccisione del detenuto Frank Valdes avvenuta il 17 luglio dello scorso anno (vedi n. 71 pagg. 8 e 9). e` risultato che le guardie picchiarono selvaggiamente il prigioniero (sembra in risposta al rifiuto di costui di farsi ammanettare, seguito da una minaccia di morte). L'autopsia rivelo` che tutte le costole del detenuto erano state rotte, che impronte di scarpe erano state lasciate sul suo torso e che i suoi testicoli erano stati spappolati. Non appena il fatto trapelo` all'esterno, inchieste giornalistiche rivelarono il cronico estremo livello di violenza nel braccio della morte e i curricoli tutt'altro che irreprensibili delle guardie reclutate per servire nel braccio. L'amministrazione carceraria si sforzo` di garantire la correttezza del proprio personale nel 99,9%  dei casi... anche se decise di piazzare delle telecamere nel braccio della morte. Un'inchiesta seria vi fu soltanto per l'intervento dell'FBI.  Gli agenti arrestati il 2 febbraio - isolati per precauzione dagli altri detenuti - dopo l'interrogatorio sono stati rilasciati su cauzione e l'avvocatessa di uno di loro ha dichiarato: `Quest'uomo non ha fatto niente di male, ha fatto il suo lavoro (...) e` un'ingiustizia'.

 

Il capo del Dipartimento carcerario della Florida, il tristemente noto Michael Moore, ha avanzato al Comitato della Camera per le Carceri una lamentela per l'aumento delle aggressioni da parte dei detenuti che conseguirebbe, a suo parere, dal procedimento intentato alle guardie per l'uccisione di Valdes. Dopo le dichiarazioni al Comitato, More ha detto ai giornalisti: ``I detenuti sono opportunisti'' (e questo accade perche') ``La gente commenta, i detenuti leggono i giornali, ed essi pensano: e` il nostro momento, possiamo permetterci questo, fare quest'altro.'' Moore ha anche richiesto che venga ristretta la possibilita` per la stampa di intervistare i condannati a morte.

 

 

 

7) PARTE DALL'ARIZONA L'OFFENSIVA CONTRO I PEN PAL

 

`Pen pal per il Texas', questo era il titolo di un trafiletto apparso sul numero di aprile '92 del Notiziario della Sezione Italiana di Amnesty International. I detenuti chiedevano di corrispondere  e l'Italia fu subito in prima fila nel lanciare un ponte epistolare verso il braccio della morte di Huntsville. Centinaia di giovani fortemente motivati intrecciarono un solido rapporto affettivo con i condannati, conferendo un volto umano all'orribile istituzione della pena capitale. I detenuti, salvo eccezioni, si sforzavano di tirar fuori il loro lato migliore, ricambiando con tanto amore e alcune bugie l'appoggio morale - nonche' gli aiuti concreti - forniti generosamente dai corrispondenti lontani. In quei mesi sorsero diversi `comitati' di appoggio ai detenuti, tra i quali anche il nostro. Il rilevante fenomeno dei 'pen pal dal braccio della morte' apri` nei primi anni novanta un nuovo fronte nella battaglia per l'abolizione della pena capitale.

 

Con l'avvento di Internet, negli ultimi quattro anni le occasioni di divenire pen pal dei condannati a morte statunitensi si sono moltiplicate in ogni parte del mondo. Il meccanismo e` semplice: in appositi siti web vengono pubblicate le richieste di corrispondenza dei detenuti, corredati da una breve autopresentazione e spesso da una foto. Coloro che approdano in tali siti, a volte decidono di scrivere una lettera ad un prigioniero. In alcuni casi i gestori dei siti si incaricano di stampare gli email che ricevono dai corrispondenti esterni e di spedirli per posta in carcere.Il flusso dei messaggi da e per i bracci della morte ha avuto ripercussioni nella societa` sia nei paesi in cui risiedono i corrispondenti, sia negli Stati Uniti. Sono venute alla luce le storie allucinanti dei detenuti, le sofferenze e i maltrattamenti subiti dai condannati nella vita civile e in carcere, le ingiustizie da essi patite nel corso dell'iter giudiziario. I risultati collaterali piu` evidenti sono stati l'invio di aiuti finanziari per la difesa legale dei detenuti (dall'Italia circa un miliardo di lire in 8 anni), le massicce petizioni popolari per chiedere la grazia ai governatori, cui si sono aggiunti gli interventi dei governi e degli organi sovranazionali, ed infine il crescere dell'indignazione dei paesi civili nei riguardi dell'uso della pena capitale negli Stati Uniti.

 

Le autorita` statunitensi e l'amministrazione carceraria non hanno mai nascosto il loro disagio e la loro antipatia nei riguardi dei pen pal. Questi sono stati finora sopportati a malapena in ragione di un tradizionale rispetto per la liberta` di parola e di comunicazione. Ma era inevitabile che il grande flusso di informazioni, di amicizia, di umanita` che fa capo ai condannati a morte, entrasse in conflitto con il generale consenso dei benpensanti per l'uso spietato della pena capitale, punizione inflitta a coloro che si ritiene abbiano perso il diritto di essere considerati esseri umani. Il livore che covava da tempo e` ora esploso in Arizona a proposito delle pagine web dei condannati in cerca di pen pal (proprio nel momento in cui, dall'alto dei cartelloni della Benetton, i grandi volti dei detenuti dei bracci della morte, interrogano l'uomo della strada). La signora Stardust Johnson, moglie di un orchestrale assassinato per rapina, ha visto in una pagina web la foto di tale Beau Greene che accarezza un gatto. Greene, condannato a morte per l'omicidio del signor Johnson, cerca pen pal in Internet. `Ho provato un doppio dolore perche', mentre ricordavo intensamente quello che ha fatto costui, ho realizzato che egli e` ancora vivo e, addirittura, osa farsi pubblicita`' - ha dichiarato la Johnson. Ed ha aggiunto: `Ancora non mi rassegno alla morte di Roy, era la persona piu` gentile ed amabile. Che questa schiuma schifosa sia viva e vegeta, che dica che la vita e` monotona mentre accarezza un micio e` veramente nauseante.' Stardust Johnson si e` cosi` fatta promotrice della proposta di legge n. 2376 che proibira` ai condannati a morte dell'Arizona di ricevere e di inviare messaggi ai pen pal giovandosi di Internet. La legge, che intacca il `diritto di parola' dei detenuti, ma anche quello dei loro corrispondenti, e` stata immediatamente approvata dalla Camera dell'Arizona ed e` previsto a breve anche il si` del Senato. Bastera` poi la firma del Governatore per mandarla in vigore. Non si sa pero` se verra` attaccata dalle associazioni per i diritti civili e soprattutto in che modo lo stato ne potra` garantire l'osservanza. Ad esempio, controllare tutte le lettere dei detenuti richiederebbe molto personale ed una spesa esorbitante. Poi come distinguere la stampa di un email da una lettera scritta col computer? (Soprattutto se viene eliminata l'intestazione del messaggio).

 

Il rumore sorto intorno alla proposta di legge 2376 dell'Alabama ha fatto venire alla luce meccanismi di `difesa' da Internet gia` attuati da tempo dalle autorita` carcerarie di diversi stati (in particolare Florida, Louisiana, Indiana, Texas). Corrispondenti dei condannati a morte a volte si vedono ritornare indietro una lettera perche` contenente `materiale di contrabbando': illustrazioni o testi stampati da Internet. Oppure un detenuto viene punito se non fa rimuovere una pagina web che parla di lui, e cose del genere. In questo periodo, le inchieste giornalistiche e le informazioni fornite generosamente dalle amministrazioni carcerarie, fanno di tutto per presentare sotto la peggior luce possibile sia i detenuti dediti alla corrispondenza con l'esterno, sia i pen pal che sono in contatto con loro da ogni parte del mondo. In effetti, tacendo sulla grande massa di relazioni e di messaggi normali e positivi, data la personalita` a volte distorta dei detenuti e la situazione estrema in cui si trovano, e` facile scoprire episodi negativi o disdicevoli da dare in pasto all'indignazione e alla morbosa curiosita` del pubblico. ``Si tratta in buona sostanza di una truffa. - dice Camilla Strongin portavoce dell'ADC (Dipartimento carcerario dell'Arizona) - I detenuti vogliono ottenere qualcosa da qualcuno. Le nostre ricerche sui detenuti del braccio della morte mostrano che essi hanno una loro rappresentazione distorta del mondo esterno che li aiuta'. L'ADC afferma che ci sono `casi documentati' di relazioni con i detenuti che finiscono con un'ipoteca sull'abitazione dei corrispondenti. Inoltre, a volte le donne inviano ai condannati audiocassette e fotografie con profferte sessuali. Molte donne depositano migliaia di dollari nei fondi per la difesa legale dei detenuti e vanno vivere a Florence, nei pressi del braccio della morte. Spesso queste signore si incontrano tra loro sorseggiando un the. Nel luglio del 1997 Rebecca Thornton una donna che aveva conosciuto un condannato a morte tramite Internet e lo aveva sposato, mori` col fucile in pugno, insieme con lui, nel tentativo di farlo evadere mentre lavorava in catene nei campi. A.D. aveva conosciuto tramite Internet e poi sposato M.C., un condannato a morte dell'Arizona definito dall'ADC un Casanova. Dopo aver costituito con i propri soldi un fondo per la difesa legale del marito, A.D. si era spostata in Arizona per poterlo visitare. La polizia scopri` che il suo appartamento era una specie di santuario del condannato: `Aveva attaccato fotografie, pitture e disegni di lui praticamente su tutte le pareti. Sotto alle sue foto aveva disposto candele e teneva perfino un suo nudo vicino al capezzale'. Ad A.D. la polizia non pote` contestare alcun reato. Dei 10 condannati a morte dell'Arizona in cerca di pen pal a partire dal sito della Coalizione canadese contro la pena di morte, sono stati fatti sulla stampa locale in questi giorni impietosi identikit: alle amichevoli e simpatiche autopresentazioni dei detenuti viene contrapposta la minuziosa descrizione dei crimini raccapriccianti loro attribuiti e l'elenco delle violazioni disciplinari loro contestate in carcere. 

 

 

 

8) USA 2000: LE MOLTE FACCE DELLA VIOLENZA

 

Nel giorno di san Valentino il numero di carcerati adulti negli Stati Uniti d'America ha superato la cifra record di 2.000.000. Cio` significa che 7,25 cittadini Usa su 1000 vivono in carcere. Il dato italiano e` di 0,87 detenuti su 1000 abitanti.

 

Negli Usa i boia sono tutti uomini mentre le percentuali dei favorevoli alla pena di morte non sono drasticamente diverse nei due sessi (73 % di favorevoli tra i maschi, 56 %  tra le femmine, secondo un recentissimo sondaggio di ABC News). Gli ospiti del braccio della morte sono quasi tutti uomini: in Texas gli uomini sono il 98 % .

 

In un anno negli Usa si verificano circa 6,8 omicidi ogni 100.000 abitanti, in Italia abbiamo 1,8 omicidi ogni 100.000 abitanti.

 

I precedenti dati ci fanno capire l'enorme differenza che vi e` tra la criminalita` statunitense e quella europea e il diverso modo di affrontarla. Attualmente le classi dirigenti americane fronteggiano la criminalita` costruendo nuove carceri e cercando di `tenere dentro' il piu` grande numero di cittadini. Inoltre agitano lo spettro della pena di morte. Ma a noi sembra che i moltissimi reati violenti che accadono negli Usa, i delitti assurdi e raccapriccianti, la diffusione capillare delle armi personali, la pena di morte, le sofferenze indicibili inflitte a milioni di detenuti, siano le diverse facce di una stessa aggressivita` di cui e` pervasa la societa` americana. Ci domandiamo quando arrivera` il momento in cui i dirigenti Usa decideranno di disinnescare il circolo vizioso della violenza, abolendo la pena di morte, limitando la diffusione delle armi personali, studiando a fondo le cause sociali della criminalita` e attuando i necessari e indilazionabili programmi di prevenzione.  

 

 

 

9) TRASFERIMENTO ALLA TERRELL UNIT di Bobby Ray Hopkins - II parte

 

 Nella prima parte Bobby Hopkins narrava con vivacita` e quasi con nostalgia il distacco definitivo dalla fosca prigione di Huntsville e la corsa a sirene spiegate verso il nuovo braccio della morte della Terrell Unit. Ecco come si conclude il racconto:

 

`Arrivati qui alla Terrell Unit, troviamo ad accoglierci un folto gruppo di persone (dipendenti del carcere) che erano state preavvertite e ci aspettano all'arrivo. Ci sono guardie pesantemente armate sulle alte torri. Ci sono guardie a cavallo vicino all'ingresso. Le circondano mute di cani da lotta eccitati dalla prospettiva di una caccia o di una normale esercitazione. Entriamo da un ingresso dal quale probabilmente non usciro` piu` se non per riguadagnare la liberta` o per essere ucciso. I dirigenti e i poliziotti che sono arrivati insieme a noi escono dalle auto, si fanno incontro ai figuri che gestiscono questa unita`, li salutano e stringono loro le mani. Intorpidito scendo dal bus barcollando, ammanettato, incatenato ed incaprettato. Come un capo di bestiame portato all'asta mi conducono in un atrio tenendomi per le braccia, una signora mi scheda chiedendomi nome, numero di matricola ecc. Mi viene assegnata una cella, ma prima di andare in quel cubicolo che da ora in poi sara` la mia casa, mi cacciano in una piccola stanza nella quale mi vengono tolte tutte le catene. Poi devo spogliami nudo per la perquisizione, piegarmi in avanti ecc. Rapidamente mi rivesto dato il freddo che sento in questa nuova unita`. Dovete sapere che qui a Terrell, a differenza di quanto avveniva ad Ellis, la temperatura dell'aria puo` essere regolata e quel giorno, 10 di novembre, era stata di proposito abbassata per torturarci. Fino ad oggi, dopo un mese, sta ancora soffiando aria fredda come se stessimo all'aperto con 10-15 gradi di temperatura. La cella in cui mi hanno chiuso e` come una cella frigorifera. A causa del freddo che ci viene somministrato intenzionalmente, per un mese di seguito sono rimasto sotto le coperte cercando di star caldo e ho dormito di piu` in questo periodo che nei sei mesi precedenti.

 

Per non farla troppo lunga, diro` che questo luogo ha un solo grosso vantaggio: le guardie sono meno invadenti e fastidiose. Cio` e` dovuto alla diversa architettura del sistema. Tutto qui e` comandato elettronicamente dal posto di guardia e ci sono molti meno contatti e comunicazioni tra agenti e carcerati. Guai ai detenuti che erano abituati a raggrupparsi durante la ricreazione, per guardare la televisione, conversare con gli amici, giocare a domino, a scacchi o a dama: qui non c'e` l'ombra di tutto cio`. C'e` la solitudine totale, se parli ti risponde l'eco. Questo posto e` freddo, scuro, perverso ed e` stato pensato e costruito per spezzare lo spirito di tutti noi. Ho scritto questo per dare ai lettori una pallida idea di cio` in cui siamo immersi. Ho veramente bisogno delle vostre preghiere e se vi viene in mente un qualsiasi altro modo di aiutarmi ho bisogno anche di quello. Fatemi scrivere all'indirizzo della Terrell Unit. Ma che mi scrivano solo persone serie, una curiosita` superficiale intorno alla mia persona e alle pene in cui mi trovo non e` certo quello di cui ho bisogno per reagire. Pace e amore. Bobby Ray Hopkins, n. 999101'

 

 

 

10) PROSEGUONO LE CAMPAGNE DELL'ANNO 2000

 

Ricordiamo che per partecipare alla `CAMPAGNA DIGIUNO' contro le inumane condizioni di detenzione nel nuovo braccio della morte del Texas presso la Terrell Unit, occorre contattare una delle cooordinatrici dell'operazione: Katia Rabacchi (tel. 0339/2652452-059/391654, email:  drmoonkey@yahoo.it) o Chiara Silva (tel.: 0329/2211753-0373/250044,email: chiarasilva@libero.it).

 

Per partecipare alla campagna `A SERIAL KILLER FOR PRESIDENT ?' occorre invece inviare copie del manifestino con le tombe dei 120 detenuti `giustiziati' sotto il governatorato Bush (vedi. n. 74) - debitamente sottoscritte - al maggior numero possibile di autorita`, intellettuali, opinion leader ... dei paesi del codiddetto `mondo libero', alleato degli Stati Uniti d'America (Europa, Canada, Australia...). e` IMPORTANTE CHE CI COMUNICHIATE A CHI AVETE SCRITTO per consentirci di verificare la progressiva copertura di tutti i piu` importanti `obiettivi'.

 

 

 

11) RICHIESTE DI CORRISPONDENZA

 

Il socio Paolo Cifariello ci ha inoltrato le seguenti richieste di detenuti del Texas non condannati a morte che vogliono corrispondere con cittadini italiani:

 

*** Andreas M. Gonzales, n. 688279, P.O. Box 128, TENN. COLONY, TX 75880 (USA) Ha 38 anni, e` nato in Florida da famiglia spagnola. e` nella colonia penale da parecchi anni. Un amico gli ha parlato del nostro Comitato e lui ci ha scritto. Desidera corrispondere in inglese o in spagnolo.

 

*** Hayden Hughes, n. 7470829601 Spur 591 AMARILLO, TX 79107 (USA) Ha 25 anni e si definisce `misto irlandese tedesco'. Non riceve mai posta, solo qualche visita di familiari. Desidera che gli si scriva anche per avere il piacere di rispondere. Dice di avere ancora alcuni anni da passare in prigione.

 

*** Anthony T. Coleman, n. 448992, W.P. Clements Jr Unit 12-B-359601 Spur 591, AMARILLO, TX 79107 (USA) Anche lui ha saputo del nostro Comitato da un compagno di sventura e chiede il nostro aiuto per trovare amici di penna. Si limita a dire: `Please help a man in need of a friend.'Forse si riserva di parlare di se` a chi avra` la bonta` di rispondere al suo appello.

 

*** Kenneth Malone Estelle 662533, Huntsville, TX 77320-3324 (USA)Kenneth e` quasi cieco, la sua lettera porta la dicitura: `esentato dall'affracatura perche' non vedente'. e` piuttosto istruito e dice di voler scrivere e parlare di tutto. Fa una descrizione acuta del candidato presidente Usa George Bush. Corrispondere con lui deve essere molto interessante.

 

*** Bruce Gilmore, n. 673777,Telford Unit P. O. Box 9200,NEW BOSTON,

TX 75570 (USA) Nero di 24 anni, sente molto duramente la carcerazione. Per lui l'Italia e` `il paese degli amici' vorrebbe trovarne qualcuno con cui costruire una sincera amicizia.

 

*** Tedric Benjamin, n. 5868441300 FM 655 ROSHARON, TX 77583 (USA)

e` molto isolato per essere sieropositivo. Gli unici amici che puo` trovare sono i pen pal. Non crede di poterne trovare in America. Ha molta fiducia negli italiani.

 

*** Ricky Benjamin, n. 4818409601 Spur 591, AMARILLO, TX 79107 (USA)

32 anni, nero, nato a Houston. Dice di avere molti interessi (scrivere, leggere, cantare, viaggiare, cucinare). Anche per lui la corrispondenza sarebbe l'unico legame con il mondo esterno.

 

*** Dwigh Harris, n. 6057579601 Spur 591, AMARILLO, TX 79107 (USA)

e` nero. Ha 28 anni e tanta voglia di ricevere (e scrivere) lettere. Usa la matita e se ne scusa, dicendo di non aver altro per scrivere ma di non voler per questo rinunciare al farlo. Ha davanti a se` un periodo non lunghissimo di detenzione. 

 

 

 

12) CHE NE PENSATE DEL NUOVO SITO WEB DEL COMITATO?

 

Il Comitato Paul Rougeau ha un nuovo sito Web, attualissimo e continuamente aggiornato. Invitiamo tutti i soci collegati ad Internet a visitare le pagine all'indirizzo:

http://utenti.tripod.it/paulrougeau/ per trovarvi gli ultimi numeri del bollettino, notizie sulle campagne in corso, la storia del Comitato Paul Rougeau e tanti dati interessanti. Non dimenticatevi di scrivere UN VOSTRO COMMENTO IN CALCE ALLA HOME PAGE.

 

VOSTRI CONTRIBUTI AL SITO ASSOCIATIVO possono essere inoltrati sotto forma di file testo all'indirizzo po11951@iperbole.bologna.it

 

 

13) COME CONTRIBUIRE AL FOGLIO DI COLLEGAMENTO

 

Chi possiede un indirizzo di posta elettronica e desidera contribuire alla pagina Internet del Comitato o comunicare informazioni di interesse per il Comitato Paul Rougeau e` pregato di inviare un  FILE TESTO al seguente indirizzo: prougeau@tin.it

 

Il Foglio di collegamento viene spedito il 20 di ogni mese e viene compilato nei giorni fra il 15 e il 19. Pertanto chi vuole far pubblicare appelli, notizie, comunicati, iniziative, lettere o riflessioni personali deve far pervenire i testi in tempo utile a un membro del  Consiglio Direttivo o, preferibilmente, inviare un mail a  prougeau@tin.it

 

 

14) ADERITE E FATE ADERIRE AL COMITATO !!!

 

Il Comitato Paul Rougeau riesce ad organizzare iniziative e a raccogliere fondi solo grazie all'azione dei suoi aderenti. Le spese del comitato vengono pagate con le adesioni di ciascuno di noi. Per continuare a lavorare servono quindi NUOVI ADERENTI.

 

 Le quote annuali sono le seguenti:

 

Socio Ordinario                                                            Lit. 40.000

Socio Sostenitore                                                         Lit. 80.000

Socio Giovanile*                                              Lit. 25.000

Abbonamento al solo bollettino (non soci)          Lit. 24.000

 

*(fino a 18 anni o a 26 anni se studente)

 

N. B. I soci in regola con la quota annuale hanno diritto alla ricezione gratuita del Foglio di collegamento.

 

Chi desidera ricevere il Foglio di Collegamento esclusivamente per posta elettronica e` pregato di inviare una E-mail a

po11951@iperbole.bologna.it' Responsabile dei contatti con i soci e` Loredana Giannini (Tel. 055-474825).

 

Vi ricordiamo che ogni versamento a favore del Comitato, la corresponsione delle quote sociali, il rinnovo dell'abbonamento al presente foglio, devono essere fatti ESCLUSIVAMENTE utilizzando il c.c.p. n. 45648003, intestato a Comitato Paul Rougeau, Viale Pubblico Passeggio 46, 29100 Piacenza. e` necessario specificare sempre la causale e l'indirizzo completo del mittente.

   

Per contattarci potete scrivere a: Comitato Paul Rougeau C.P. 11035, 00141 Roma Montesacro.

 

 

 

15) PETIZIONE IN  FAVORE DI GARY GRAHAM

 

Ricordiamo che il modulo deve essere FOTOCOPIATO, firmato e spedito per posta ai DUE indirizzi indicati (al secondo degli indirizzi inviate una copia dell'originale con l'indicazione COPY). Affrancatura: £ 1300 per i primi 20 grammi corrispondenti a tre fogli piu` la busta, £ 2300 fino a 50 grammi). COMUNICATECI  IL NUMERO delle firme spedite in Texas.Il Comitato Paul Rougeau (Casella Postale 11035 - 00141 Roma Montesacro) e` disponibile a raccogliere e ad inviare nel momento piu' opportuno le sottoscrizioni.

 

( Traduzione della petizione: ) Caro Governatore, Cari Membri della Commissione delle Grazie, vi preghiamo di concedere la grazia a Gary Graham, arrestato quando era ancora minorenne e ingiustamente condannato a morte per un omicidio che non puo` aver commesso. Gary Graham, che quando era adolescente fu coinvolto in attivita` criminali, ha passato tra grandi sofferenze piu` della meta` della sua vita nel braccio della morte e ha trovato la forza e il coraggio di redimersi e di riconquistare la sua dignita`, in una maniera che ha suscitato ammirazione nel mondo.Graham e` ora un cittadino capace di dare un positivo contributo alla societa`. Ucciderlo, oltre ad essere una violazione dei piu`elementari principi di giustizia, sarebbe un danno per il Texas e per il mondo.

 

 

 

 

The Hon. George W. Bush                                           Texas Board of Pardons and Paroles

Governor of Texas                                                       Executive Clemency Unit

P.O. Box 12428                                                           P.O. Box 13401

Austin, TX 78711-2428  (USA)                         Austin, TX 78711-3401 (USA)

fax: 001 512 463-1849                                      fax: 001 512 467-0945

 

 

Dear Governor Bush , Dear Board of Pardons and Paroles Members

 

We beg you to grant executive clemency for Gary Graham, arrested when he was still under age and wrongfully sentenced to the death for a murder that he cannot have committed. Gary Graham, who as a teenager was involved in criminal activity, has spent more than half of  his life on the death row, in great suffering, and has found strength and courage to redeem himself morally and to recover his dignity, in a way that has attracted respect from all over the world. Mr. Gary Graham is now a citizen able to provide a positive contribution to society. To kill him, besides violating the most elementary principles of justice, would damage Texas and the entire world.

Respectfully yours,

 

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